Irina by Angelo Pettofrezza

Irina by Angelo Pettofrezza

autore:Angelo Pettofrezza [Pettofrezza, Angelo]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Les Flâneurs
pubblicato: 2021-12-22T04:00:00+00:00


Che Irina stesse attraversando un periodo positivo glielo si leggeva in faccia: era sempre sorridente e i suoi meravigliosi occhi verdi brillavano come mai prima. Al lavoro molti le chiedevano cosa fosse successo: diventava ogni giorno più bella. Lei si schermiva con gioioso pudore, tenendo per sé le ragioni di quella gioia che si nutriva di appagamento, di passione corrisposta. Come avrebbe potuto spiegare che, pur sposata da tempo e con tre figli (di cui due adolescenti), solo da poco aveva conosciuto l’ebbrezza dell’amore, che solo ora aveva appreso quanto la sessualità possa dare le ali, se vissuta in sintonia col cuore? I momenti rubati per stare insieme a Michael la ripagavano di ogni tristezza e l’aiutavano a vivere con maggiore serenità la vita coniugale.

Il diavolo, tuttavia, fa le pentole ma non i coperchi. E prima o poi le bugie vengono a galla, scatenando vere e proprie tempeste.

All’epoca in cui Irina era stata assunta dalla ditta appaltatrice delle pulizie, il suo era stato inizialmente un contratto part-time, una specie di periodo di prova in cui fungeva spesso da tappabuchi in sostituzione delle colleghe assenti, così – per arrotondare (il marito non aveva ancora un lavoro fisso) – non aveva esitato a svolgere lavori domestici presso privati nel tempo libero a disposizione. In seguito aveva rinunciato a questa attività complementare, mantenendo solo l’impegno con un’impiegata dell’azienda che l’aveva pregata di provvedere almeno a stirare le camicie del marito; per riconoscenza nei confronti di questa signora, che era stata sempre gentile con lei, Irina aveva accettato, a condizione però di poter stirare a casa propria.

Un sabato accadde che la signora le telefonò per dirle che il marito doveva partire all’improvviso e aveva urgente bisogno delle camicie. Poiché Irina non poteva muoversi da casa (attendeva i genitori per accompagnarli al centro commerciale), Helmut, che era libero, si prestò a recapitare la biancheria. In quell’occasione – approfittando della cortesia della signora che gli offrì un caffè – l’uomo cedette alla propria natura sospettosa, lasciandosi andare dapprima a domande generiche e senza importanza, per passare poi ad argomenti più precisi, fino a portare il discorso su Michael. Per non insospettire la sua ospite con richieste dirette raccontò che Irina parlava sempre bene del personale, ma soprattutto di questo signor Michael descrivendolo come una persona molto educata e gentile… Così chiese alla signora se davvero questo suo collega fosse una così brava persona e se fosse vero che stravedeva per la propria moglie. L’altra lo guardò stupita e domandò se non avesse sbagliato persona, dicendo: «Non mi risulta che Michael sia sposato, a meno che non lo abbia fatto stanotte, ma è veramente una persona squisita, educata e competente».

Questa notizia pietrificò l’uomo; in quel momento, se qualcuno avesse voluto pungerlo, non ci sarebbe riuscito perché l’ago si sarebbe sicuramente spezzato, teso com’era. Adesso non vedeva l’ora di tornare a casa per sbattere in faccia alla moglie l’ennesima menzogna, ma al suo arrivo Irina era ancora fuori con i genitori. Se da un lato questa assenza ritardò



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